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al testo di Massimo Castiglia
Epitaffio
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Qui giace su culla di terra natia, l'ultima forma dell' anima mia.
Caduta in deliquio nel suo divenire, non tristo l'evento del mio non morire.
Veli d'organza e fiato di trombe, sorridi esultante qui non si soccombe.
Marmoree traverse non voglio sul prato, laconica mostra di tempo già andato, soltanto un soffitto di gigli e di rose, io qui nutrimento, che vita depose.
Or intimo sono con chi m'ha creato, da sonno profondo qui m'han ridestato, se leggi e m'ascolti or io son felice, non piangere Orfeo la ninfa Euridice.
Nemmeno le Erinni più gridan vendetta, ovunque io sia, Amore m'aspetta!
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