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al testo di Edi Davoli
La geometria dei numeri relativi
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Mentre bacia la nebbia, Io canto l' umido argento di lacrime dense, Ombre. Nel sonno inverno. Per il seme deposto in succovive culle Nel buio, Madri radici Abbracciano il cerchio del tutto che unisce la Terra. Chi siamo noi? Solo forme decise in agguato di guerra.
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Edi Davoli
- 06/01/2018 10:44:00
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Mi piace la tua scansione! Cara Leonora, non credo che debba essere il mito a guidare i rapporti umani ma i sacri valori universali.
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Edi Davoli
- 05/01/2018 17:58:00
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Grazie di cuore Jacob!
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Jacob l.
- 05/01/2018 17:49:00
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La poesia da forza al pensiero e invita a meditare. Sì spesso noi siamo spesso forme decise in agguato di guerra.. Spesso contro i nostri simili. Per futili motivi. Molto intensa. J.
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Edi Davoli
- 04/01/2018 23:09:00
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Grazie cara Giuliana di aver lasciato un tuo gradito commento. Ti rinnovo quanto scritto ad Arcangelo. Serena serata a te!
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Edi Davoli
- 04/01/2018 23:06:00
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Caro Arcangelo, noi esseri umani dovremmo imparare dalla natura che protegge, nutre e ha tenera cura dei piccoli semi, le radici delle piante si intrecciano tra di loro in un abbraccio che unisce mentre luomo che sia positivo o negativo è sempre in assetto di guerra, per difendersi o per attaccare. Come hai ben scritto tu, lasciamoci coltivare come piccoli semi per produrre frutti eccellenti. Grazie per la tua lettura e per la tua sempre gradita presenza!
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Giuliana Campisi
- 04/01/2018 21:16:00
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Chi siamo noi, forse solo semi in attesa di germogliare? Al caldo tra le braccia di madre terra attendiamo forse tempi migliori? Intanto combattiamo. Molto bella.
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Arcangelo Galante
- 04/01/2018 19:03:00
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Emanano un qualcosa di etereo, questi versi, che racchiudono, dentro di sé, tutta la potenza del Cosmo. Così come i numeri relativi possono essere concordi, discordi, opposti e uguali, al tempo stesso ci viene data la possibilità di concordare o meno con quanto ci sta attorno, pur tra pareri, a volte, anche contrari. Non si tratta solamente di segni positivi o negativi, ma, piuttosto di semi che, se ben coltivati, portano a generare frutti, che Madre Terra ci dona con tanta generosità. Molto bella la domanda insita nella chiusa: “chi siamo noi?”. Minuscole particelle di un Universo, apparentemente in assetto di guerra, ma, forse, non sempre desiderose di combatterla. Cara Edi, così mi è piaciuto interpretarla!
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