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Che diavolo succede
fiamme vedo solo fiamme
sono lingue biforcute
sputate da lanciafiamme

In questa spessa tenebra
non si vede un accidente
solo c'è un caldo ardente
e la punta di un tridente

Si agitano nel buio
vaghe forme sì mostruose
che mi fan tremare tutto
certo è proprio un posto brutto

In assenza della mente
non capisco quasi niente
ma non sarà quel belzebù
su cui tanto scherzavi tu

Forse è solo fantasia
del vino di malvasìa
e fosse magari questo
ma la verità è che sono

Inutili polemiche
e sterili discussioni
comunque son contento
per ora ho scampato l'inferno

 Jacob l. - 15/02/2018 13:18:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Complimenti e un saluto a tutti i poeti del web!
J.

 Angelo Ricotta - 05/02/2018 14:57:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Però poteva essere un’invenzione com’è spesso in letteratura.

 Franco Bonvini - 05/02/2018 13:32:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Ma no, che veggente. c’è scritto nella poesia.

 Angelo Ricotta - 05/02/2018 13:28:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Caro Bonvi, sei forse un veggente? Infatti la poesia m’è venuta di getto dopo un’abbondante libagione di malvasia in una pizzeria con gli amici! Naturalmente l’antecedente era stata una feroce quanto inutile polemica scatenatasi su un sito.
Ringrazio anche Giuliano Brenna e Arcangelo Galante, che hanno tutta la mia stima, per le loro parole di saggezza che richiamano tutti a uno degli scopi di questo sito che è quello di mettere in contatto le persone affinché si scambino le loro idee, pur se molto diverse, in amicizia in modo da crescere intellettualmente insieme.
P.S. Andateci però piano con la malvasia o altre bevande alcoliche. L’esperienza mi ha insegnato che un bicchiere fa bene ma due iniziano a far male...

 Giuliano Brenna - 05/02/2018 12:35:00 [ leggi altri commenti di Giuliano Brenna » ]

Molto chiarificatrice la frase "In assenza della mente/non capisco quasi niente", sorretta da "Inutili polemiche e sterili discussioni", che ha un illustre e meno aulico predecessore in "il sonno della ragione genera i mostri". E’ proprio così caro Angelo, quando la mente non è vigile o non presente l’inutilità di certi sterili atteggiamenti divampa, rischiando di soffocare ciò che è bello, ma la mente, quando vigile e attenta, è la salvezza. E allacciandomi anche al caro Arcangelo (Angeli e Arcangeli, che bella compagnia, noto solo ora): "se si pensa all’ipocrisia e si guarda alla suscettibilità delle persone, si vive infelici", che prosegue con "non sempre si hanno i mezzi per contrastare coloro che, vigliaccamente, agiscono alle spalle" e porta alla giusta conclusione "quello che ci salverà sempre, è la nostra coscienza, vera speranza per ognuno di noi". E tiro le somme di questo mio commento elogiando il buon Angelo e il buon Arcangelo per l’acutezza che mi consente di sottolineare che spesso ci troviamo di fronte a comportamenti vili, apparentemente ingiustificati e ingiustificabili che rischiano di divampare e distruggere, ma usando la coscienza, la fermezza dei polsi garantita dalla fermezza della ragione, ci si riesce a salvare e districare da viluppi oscuri e minacciosi. Certo, l’oscurità e le nere fiamme lasciano il segno, cercano di vendicarsi, spargono veleno, ma la ragione e l’uso che ne fa chi ce l’ha ci pongono al di sopra del nero miasma/marasma. E scusate se mi sono dilungato e care cose a voi.

 Arcangelo Galante - 05/02/2018 12:21:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Da tempo immemore, sono sempre esistiti, il male ed il bene, insiti nell’uomo e, tra i quali, vi si trova pure l’ipocrisia.
Non bisogna focalizzarsi unicamente su questo aspetto, estremamente fastidioso ed insopportabile, ma dare più spazio e considerazione a quella parte genuina e buona, esistente, ancora oggi, in alcune persone.
Ho letto il commento precedente: sono abbastanza d’accordo con Franca Colozzo, e scrivo, amichevolmente, “abbastanza”, altrimenti mi fanno fare la fine di Giordano Bruno, eheheh.
Franco Bonvini, invece, ha il dono di una sinteticità “ilare e lapidaria”, e lo scrivo sempre amichevolmente. :-)
Ho trovato affine al mio modo di pensare, quanto da te espresso, gentile Angelo.
Per non dilungarmi troppo, se si pensa all’ipocrisia e si guarda alla suscettibilità delle persone, si vive infelici, non gustando gli aspetti più salienti ed importanti, presenti nell’umana esistenza.
Mi rendo anche conto, avendolo provato sulla pelle, che non sempre si hanno i mezzi per contrastare coloro che, vigliaccamente, agiscono alle spalle, non accettando il confronto come occasione di miglioramento e correzione, a fronte di errate valutazioni o comportamenti personali.
A tale proposito, Martin Luther King, scriveva : "La vigliaccheria chiede: è sicuro? L’opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta".
In conclusione, credo, personalmente, che quello che ci salverà sempre, è la nostra coscienza, vera speranza per ognuno di noi.
Sfogo condiviso, e mi congedo scusandomi per la lunghezza del commento.
Un sereno inizio di settimana, a tutti quelli che hanno avuto la cortesia di leggere quanto esposto, in merito alla pubblicazione. :-)

 Franco Bonvini - 05/02/2018 11:20:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Poesia post-sbornia di Malvasia? :)

 Franca Colozzo - 05/02/2018 11:17:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Angelo, cosa sta accadendo? Dalle fiamme è meglio scappare e restare sospesi nel limbo della mente. Universi paralleli si incrociano in un mix di inutili diatribe. Ti rispondo con i primi versi di questa mia innocente ballata o filastrocca che non so ancora se pubblicare:

BALLATA SCANZONATA

"Son nata fanciulla
e rimarrò tale
ché non ho vesti
adatte ad invecchiare..."

Sai cosa penso? Qui non c’è nulla da spartire eppure ci si agita per che cosa? Fama, gloria di che? Di salire su un podio con i riflettori addosso?
Per fortuna sei riuscito a scampare l’inferno! Belzebù è sempre presente nell’immaginario collettivo (l’albero della conoscenza di biblica memoria ci ha contagiati). Meglio bestie o uomini? Io preferisco il mio gatto persiano che mi adora, in quanto gli animali conoscono gli uomini più degli uomini stessi.

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