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al testo di Ivan Pozzoni
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Generazione, quella in essere, insensibile equazione a più incognite d’ex co.co.co, etichettati, i nostri cuori, come merci da incandescenti codici a barre, e coartati a mentire a genitori ansiosi inattivi, ostracizzati da qualsiasi mondo, in ossessiva trattativa sulle nostre relazioni stabili o su miraggi di posto fisso.
Non temete madri, schiave del boom anni ‘60, dei vostri divani e delle trasmissioni TV: avremo tutti, presto o troppo tardi, un posto fisso in comodato gratuito, trentennale, di tre metri cubi, e non dovremo preoccuparci di arredamento, pagare stupide bollette del gas o della luce, perché, nel nostro posto fisso, non ci sarà fuoco nei nostri occhi, non ci sarà luce sulle nostre ossa.
La stabilità, allora nel nostro, vostro, posto fisso, sembrerà, a tutti noi, insostenibile, e non avrà, mai, inizio.
[Riserva indiana, 2007] |
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