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al testo di Giovanni Degli Esposti
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Impropria finestra aperta su mondi
che sempre meno mi appartengono. Inadeguata luce che più non dissolve nebbia e grigio nel mio pensare. Quest'anima mia pare velarsi di pesanti tendaggi – oscuri - che non lascian contemplare spazi nè tempi: nè ieri nè domani - e neppure oggi - Il mio – ultimo - pallido lucore di candela si va esaurendo nella bruma - assassina di luci - ed ogni mio pensiero – ormai - fiorisce oscuro, come i gigli della notte. |
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