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Le poesie sono medicine

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Ogni poesia è come medicina:

a uno può far bene, a un altro male,

perché nostra natura ci destina

a ripudiar più d'un medicinale.

 

Moderna scienza medica propende

per una medicina individuale:

quello che uno pei suoi mali prende

a ciò che giova a un altro non è uguale.

 

E' così la poesia, perché a un lettore

far bene o meno possono poesie

ultramoderne, scabre, con valore

che emerge dopo tante traversie.

 

E così viceversa, ché eccipienti

messi da alcuni, rime e vecchi stili,

posson sembrare vani abbellimenti

a alcuni altri, solo scelte vili.

 

Del corpo i mali il farmaco ben cura,

ma su tutti non ha gli stessi effetti,

e la poesia rimane cosa oscura

se tu l'anima in essa non rifletti.

 Gianni Vavassori - 10/04/2018 18:21:00 [ leggi altri commenti di Gianni Vavassori » ]

Bella e riflessiva, la poesia tocca le corde della vita, non fa mai male. Ciao.

 Antonio Terracciano - 08/04/2018 11:07:00 [ leggi altri commenti di Antonio Terracciano » ]

Nel ringraziare vivamente coloro che hanno avuto la bontà di commentare questi miei modesti versi, preciso che credo davvero alle poesie adatte a certuni e non ad altri (non era così anche per noi, ai tempi della scuola? ) In questa composizione affermo semplicemente che è giusto che i lettori scelgano le poesie più confacenti ai loro gusti, quelle che maggiormente possono giovare alla loro salute dell’anima. Come la musica odierna, dominata dai ritmi postbellici di importazione anglo-americana, non esclude che ci siano appassionati di opere liriche, di tanghi, di valzer o di musica classica, così nel mondo della poesia appare giusta e benefica la coesistenza di stili diversi.

 Franca Colozzo - 08/04/2018 10:11:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Errata Corrige: Coelho.

 Salvatore Pizzo - 08/04/2018 02:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ad ogni epoca la propria medicina, vien da chiosare, leggendoti: la nostra è anche quella della poesia in dosi omeopatiche e di quelle che rispettano il principio attivo del farmaco sentimentale. Se è più o meno saranno altri a giudicare. Di certo si può solo provarci...
Un saluto

 Franca Colozzo - 07/04/2018 23:55:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Hai proprio ragione, ogni medicina va dosata e calibrata a seconda della persona. Così è per la poesia, che alterna stili e mode, rime classiche e neoavanguardie. Oggi più che mai siamo sommersi da un guazzabuglio di versi, in stile vecchio o moderno, in un’accozzaglia tale che, se si volesse dar voce a qualche grande poeta del passato, questi ci prenderebbe tutti per matti. Non c’è né scuola né rigore. Forse l’unica certezza è il sentimento che da una lirica traspare. Quando rileggo persino le mie poesie, mi chiedo se sia giusto o meno quello che scrivo. Ma chi è in grado di dirmelo? Poi ci sono le cordate per dei versi, a volte semplici o banali, ma amplificati dai cori, che mi ricordano tanto "La bottega dei favori" di Coehlo. Non saprei dirti perché quest’ultimo è diventato di recente il mio autore favorito, forse per il riferimento alla famosa bottega. Rischiamo di piombare nel nulla cosmico con i suoi frattali, forme astruse e confuse. Che non siamo già precipitati nel caos? Penso proprio di sì e le cose mi stanno dando ragione. Buona notte.

 L’Arbaléte - 07/04/2018 23:49:00 [ leggi altri commenti di L’Arbaléte » ]

Le poesie sono medicine.
Per quante sono tante malattie.
A volte curano malinconie,
a volte uccidono senza una fine.

Questa mi fa rimediare, sperare,
in verso inverso non per naufragare.

Al diavolo i versi o la poesia:
la quintessenza mia disarmonia!

La quintessenza del tacere infine.

Un lenimento leggerti in parola.


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