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al testo di Antonio Terracciano
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Ogni poesia è come medicina: a uno può far bene, a un altro male, perché nostra natura ci destina a ripudiar più d'un medicinale.
Moderna scienza medica propende per una medicina individuale: quello che uno pei suoi mali prende a ciò che giova a un altro non è uguale.
E' così la poesia, perché a un lettore far bene o meno possono poesie ultramoderne, scabre, con valore che emerge dopo tante traversie.
E così viceversa, ché eccipienti messi da alcuni, rime e vecchi stili, posson sembrare vani abbellimenti a alcuni altri, solo scelte vili.
Del corpo i mali il farmaco ben cura, ma su tutti non ha gli stessi effetti, e la poesia rimane cosa oscura se tu l'anima in essa non rifletti. |
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