Tu ci sei, come tutte
queste mattine dorate,
a prima vista appari argine, mi attendi
al varco per amarmi in bilico, lasciandomi fluttuare,
[ Chagall nel tuo blu e le tue rose nel palato]
ed io mi arrampico tra le tue parole
sui tuoi scogli fermi come girasoli
poi semplicemente sonnambuli, insieme,
funamboli dalle ossa giganti che infiammano le radure
fermi anche noi alle labbra del vento, remoti ed estremi.
Le senti le mie braccia che ti afferrano,
ti sostengono
le mie mani che ti frugano il cuore,
le mie labbra che ti struggono?
Le mie parole hanno il tuo sangue che scorre nella linfa
e mi basta per risorgere, per rimanere immutata
per cercarti
insonne e immune ad ogni mutamento.