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al testo di Klara Rubino
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Lo scrigno delle ispirazioni é graffiato ha ammaccature non si chiude più bene e così ecco, quelle vele ne sono uscite per una passeggiata.
E vennero coinvolte nel dispettoso gioco che un caparbio sibilare, il vento, tentava da ore intorno alle falangi d' un quieto falò. Ora
brillanti ceneri sospirano segretamente batton l'ali le foglie dell'alta palma. Schiamazzi notturni virano ubriachi il motore di un tir monotono e incurante scorre precorre trascorre; gemo, pesante pensante.
I desideri muti spirano sotto la mutata luna e i mille grilli del ciel, coperchio che cade su questo Calderone spentosi tra le note calanti d' una notte d'agosto spesa come un radar alla ricerca del mio intimo.
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