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ANTI CO EGITTO - Piramide: la sua vera funzione

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Studiosie non, ancor oggi continuano a discutere sulla finalità e funzione dellaPiramide egizia.

Osservatorioastronomico, Scala celeste…  perfinoastronave extraterrestre (vedi simpatizzanti Ufologia): la bizzarria delleteorie in proposito non ha avuto davvero limite.

Forsel’arcano è più chiaro e trasparente della tendenza a fantasticare.

Forsebasta solo analizzare il termine.

 

Piramide:il termine comparve per la prima volta in un testo ebraico ad Alessandriad’Egitto qualche secolo prima di Cristo ed era la traduzione di un terminegreco.

 

Percomprendere ed accettare quello che per gli studiosi seri non è teoria macertezza, occorre fare una breve, ma illuminante premessa.

 

Hutin anticoegizio significa dimora.

Dimorain senso lato.( es. Tizio ha scelto Torino come propria dimora)

 

Perindicare la dimora in senso stretto, gli antichi egizi usavano due termini,entrambi riferiti alla dimora come struttura fisica: casa, edificio, palazzo…

I duetermini erano:

- Per:usato per indicare la casa, edificio o palazzo abitato da persona viva.

 

-Mer: era, invece,la casa, edificio o palazzo abitato da persona defunta

 

 

Conil termine Per, occorre precisare, gli antichi egizi non indicavano soltantola struttura geometrica a forma piramidale, ma tutte le altre strutture checomponevano l’intero complesso funerario.

 

LePiramidi egizie, dunque, erano tombe.

Eranoanche Scale Divine con cui il Ka (spirito) del Sovrano potesse raggiungere leStelle Imperiture, ma erano tombe.

Soprattuttotombe: edifici atti ad accogliere spoglie mortali.

 Nino Lacagnina - 08/03/2012 17:49:00 [ leggi altri commenti di Nino Lacagnina » ]

Ciao Maria Pace 2010 sono Nino e nell’attesa di una tua risposta ho scandagliato il web e ti ho trovata. Sono d’accordo con te circa la destinazione delle piramidi;esse erano tombe senza alcun dubbio. Su esse però molto altro si può dire come quello che riporto nel mio libro "DaGiza oltre Nut":Così riflettevo, mentre leggevo la rivista “Aldilà delle stelle” che pubblicava un articolo a firma di Nefer. L’articolo, interessantissimo, parlava della conclusione degli studi fatti da Bauval, egittologo, il quale, partendo dagli studi d’altri specialisti, finiva con la convinzione che tutto l’impianto monumentale di Giza non è altro che una proiezione cartografica della cintura d’Orione. Bauval rafforza la sua teoria con l’analisi dei testi incisi sulle pareti interne delle piramidi di Saqqara. Questi testi, che non sono altro che inni liturgici al dio Osiride e a suo figlio Horus, presentano precisi riferimenti all’astronomia in cui si parla del viaggio dell’anima del faraone nel cielo per giungere alla sua dimora stellare, in Orione. I testi collegano inequivocabilmente la dimora d’Osiride-Orione alle piramidi della piana di Giza.

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