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Era una di quelle notti ( riscritta)

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Era una di quelle notti
in cui percepisci il tuo respiro
come un' eco
nel silenzio
e le stelle, che pure,
respirano,
annullando le distanze
ed ogni nesso causale
ad ogni rintocco;
ad ogni croccare di zoccolo
sul selciato
s'indurisce il tuo ventre
e pieghi la testa all'indietro.
Dalla terra s'alza un cielo terso
leggero ti solleva il velo
aiutando la perla a scorrere
dal solco della fronte
aggrottata.
Sotto la fiaccola che oscilla
vieni ferita ancora
da un rammaricato No.
Poco più in là
percepisci esclamazioni
ricche d'attesa.
Tuo figlio, stanotte, verrà.
Incontro verrà al rifiuto
oppure all'adorazione.
Solo a te, adesso il compito
inverosimile di accudirlo
tra le braccia e il seno
da umano a divino.
Amore carnale e

senza cupidigia
come da madre a figlio
come da figlio a madre.

 

 Klara Rubino - 31/12/2018 15:10:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Bellezze grazie di cuore
Rosa; Amina, per la vostra materna generosità!
Vi auguro un anno nuovo colmo di gioie!

P.s....anche agli altri amici e amiche poeti e autori!

 Amina Narimi - 29/12/2018 19:57:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Torno qui spesso a rileggerla... è di una bellezza abbacinante
Ti abbraccio commossa, Klara, mentre trascrivo su un minuscolo foglietto la tua immensa poesia
Buon Anno Bellaluce, Auguri Klara

 Rosa Maria Cantatore - 27/12/2018 15:15:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Klara, hai scritto una poesia che ci voleva proprio: se il Natale è venuta di Dio al mondo, è altrettanto vero che un grembo umano ha contribuito a quella venuta al mondo.

Meraviglia di versi...

 Klara Rubino - 26/12/2018 17:14:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Mi ricordo perfettamente lo stato di grazia in cui ho vissuto la gravidanza.
In quei mesi sai che un miracolo si sta compiendo dentro di te, perché le cellule hanno una loro intelligenza intrinseca che autonomamente fa sì che si compia la maturazione dell’embrione e che poi gridi : vita!
E non sarà solo carne, ma carne ed anima, carne anima e spirito; già senti la compagnia di un’altra coscienza con cui condividere ogni sensazione o emozione.
Prendiamocene cura e si prenderà cura di noi.

Tutti portiamo infatti una fiammella divina, sarà fiaccola, una fiaccola che oscilla, ma un giorno sapremo fidarci di noi stessi e degli altri: far divampare all’aria quell’anima superiore e a chi ci chiede sostegno nel bisogno, offrire la condivisione di luce calore e coscienza.


Grazie Edi, Alberto e Giorgio, le vostre parole mi hanno fatto molto piacere.

 Giorgio Mancinelli - 26/12/2018 06:44:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Complimenti, hai saputo incedere dal sacro al profano e viceversa con stile e sentimento, due pregi per chi s’inoltra nelle viscere della poesia ’vissuta’ o, quantomeno, sentita nella profondità del ’senso’, del quale questa lirica è pregna.
Un autentico ’regalo’ nel mare ribollito di tanta poesia natalizia.

 Alberto Becca - 25/12/2018 12:35:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

L’ augurio, la speranza, il presagio / è che velocemente o anche adagio / l’ anima si sollevi dalla terra al cielo / e se il vento o il cielo solleverà il velo / dell’ indifferenza, della quotidiana mediocrità / il Cielo stesso Ti donerà quella speranza / che tramuta il dolore in danza

 Edi Davoli - 25/12/2018 11:51:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Bellissima Klara!

 Klara Rubino - 25/12/2018 10:45:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie ricambio auguri ed abbracci!
Rivolgo un pensiero alle Miriam di oggi, ai bambini poveri che nascono tra perigli e peregrinazioni.

 Laura Turra - 25/12/2018 05:52:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Bellissima immagine della Maternità che ha dato a noi il Figlio, divina eppure così umana che in essa comprende tutte le maternità, tutto il nostro essere madri, tutto il nostro essere figli. Un abbraccio, Klara. Buon Natale!

 Salvatore Pizzo - 25/12/2018 01:49:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Trasudano d’umanità questi tuoi versi, così intensi e quasi dolenti. Nell’impronta d’una scelta tra terreno e sacro, c’è tutto il mistero dell’incedere d’una madre ed un figlio nel divenire dei tempi mai così di terra...
Letta e riletta, soprattutto complessa e ricca di sentimento...
Tantissimi auguri a te ed ai tuoi cari...

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