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al testo di Klara Rubino
Chi son io per davvero?
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Chi son io per davvero?
Troppo intenta a rivestirmi assecondando i gusti di quegli altri ho scordato di guardarmi nuda e scoprire chi son io per davvero adesso dormo in stazione mi guardo dentro ci spendo tutto il tempo ho spento tutto il mio tempo oltre la curva sferraglia ignaro un treno affollato d'ologrammi fragili volti bramosi d'oro in grammi ignavi rigidi volti miranti i voli... biancastre strie sui golfi
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Klara Rubino
- 10/03/2019 16:10:00
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Lorenzo mi sento onorata sinceramente per il fatto che qui hai aperto un varco di passaggio tra le fronde di quel tuo salice, per accedere in punta di piedi a quellarea ombrosa, privata, ristoratrice e alla quiete che cè custodita là sotto. ...ricordi lincipit dei nostri scontri e incontri?
Tra la barca e la riva a separarci si alza un salice
Masaoka Shiki
...un salice che si alza va contro la sua natura e la sua più grande ed apprezzabile bellezza...Auguri di buona vita e buona permanenza qui nel sito!
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Klara Rubino
- 10/03/2019 15:40:00
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Ricominciare daccapo Salvatore...già una debolezza da bambini, una forza da adulti. Un caro saluto
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Klara Rubino
- 10/03/2019 15:39:00
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Cara Edi, di anni ne ho quarantadue: nulla da farti perdonare, pertanto! Lanalisi lho fatta, questo è forse più un chiedersi e scoprire perché, magari per reagire! Ieri mi hanno regalato una spugna da doccia due donne, dicendomi " È un messaggio x la festa della donna " mai gettate la spugna!"
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Klara Rubino
- 10/03/2019 14:32:00
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Grazie del tuo commento Giovanni, sì " ho spento tutto il mio tempo", oltre che un gioco di parole col verso precedente è anche una contrapposizione di senso: sono scesa da quel treno affollato dologrammi che è il tempo lineare, ma cè anche un velo di tristezza, nel buio, che però col tempo diventa una via di conoscenza e di libertà, come il volo finale di imperfetti gabbiani che incidono lacqua!
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Edi Davoli
- 09/03/2019 19:04:00
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È bellissima Lorenzo, finalmente ti sei tolto la maschera e mi hai fatto sentire i tuoi sentimenti. Grazie!
PS. Non ho chiesto io alla Redazione di cancellare i tuoi commenti dal mio spazio "Non è un sonetto". Il moderatore ha semplicemente fatto il suo lavoro. Scusami Klara per linvasione.
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Lorenzo Tosco
- 09/03/2019 18:28:00
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Anche io desidero far conoscee chi sono in questa strimpellata composta da due sonetti.
Sono un poeta? Certo non lo sono, i miei versi son semplici e scontati e non hanno davvero il dolce suono che i poeti, quei veri, ha incoronati.
Chi sono dunque? Non poeta buono di versi nel Parnaso rifiutati, non sono leggerezza e neppur tuono perché i miei canti vengano accettati.
Strimpello solamente la mandola che del mio cuore esprime il suo sentire, posseggo quella, solo quella sola
e sol con quella posso farmi udire. Ma il mio canto è davvero tanto lieve che vive solo un attimo... il più breve.
Posso dire che son strimpellatore stonato con chitarra ormai scordata? Forse è sbagliato pure il mio fervore che esprime questa tal mandolinata.
Strimpello dunque solo con un cuore che forse batte in aritmia sbagliata, cerco di non cantare mai dolore e la rima su altro è riversata.
Amo sempre il sarcasmo e lironia e di queste ogni volta io mammanto, ma non sono la vera anima mia.
Nascondo sempre la malinconia dietro quelle finzioni del mio canto celando la mia lacrima di pianto.
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Edi Davoli
- 08/03/2019 09:03:00
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Cara Klara, arrivati i quarantanni, perdonami se ancora non è la tua età, ma il mio è un discorso generale, si tirano le somme: a che punto è la nostra vita, abbiamo realizzato quello che volevamo, abbiamo fatto errori, ci siamo dimenticate di noi stesse? Ecco il tuo mi sembra uno sguardo interiore, che va in questa direzione.
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Giovanni Rossato
- 07/03/2019 22:07:00
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Io trovo che stia tutta in "ho spento il mio tempo" dove se ho ben capito intendi il tempo "contabile" (quello che si spende) per entrare in una dimensione tempo che invece è autoconoscenza e che al contempo è conoscenza del mondo. Grazie
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Salvatore Pizzo
- 07/03/2019 18:54:00
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Anchio ho vissuto qualcosa del genere fino alladolescenza. E penso di poterti capire: ogni volta si deve ricominciare daccapo, con tutto ciò che può significare per un bambino o un giovanissimo.
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Klara Rubino
- 07/03/2019 18:02:00
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Salvatore, pensavo ai miei primi ventanni, periodo in cui avrei dovuto diventare consapevole di me stessa, per fare le scelte giuste, confacenti alla mia personalità ed alle mie inclinazioni, ma periodicamente, cambiando città, ero costretta a cambiare immagine: ad adeguarmi alle mode, al gergo, al dialetto, per essere accettata da altri che poi, erano altro anche per me. Da lì è venuto poi il resto. Riguardo la musicalità, devo dirti che stamattina alzo gli occhi vedo lorologio che segna le ore 8:57, ho detto e sia, proviamo una nuova musicalità: terzine da otto, cinque e sette sillabe metriche! Non mollerò mai la mia vena Dionisiaca: io del Caso mi fido!
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Klara Rubino
- 07/03/2019 17:46:00
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Grazie Marina, avendo notato la tua usuale riservatezza, mi fa molto piacere il tuo commento, e ti ringrazio perché mi hai fatto pensare che forse dove loceano entra nella terraferma potrei essermi ritrovata e ritrovarmi ancora! Un caro saluto!
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Salvatore Pizzo
- 07/03/2019 17:44:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Così è: troppo spesso ci si dimentica di se stessi, per compiacere altri, ricavandone frustrazione e straniamento. La trovo molto musicale, oltre che profonda nello scoprir del sè limportanza per dirsi consapevoli che, il proprio tempo, non è certo da sprecare, soprattutto rincorrendo consensi e conformismo. Sì, è proprio bella. Grazie
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Marina Pacifici
- 07/03/2019 17:02:00
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Una triste ma bellissima poesia. "Dimenticarsi per scoprirsi e ri-trovarsi" avrebbe anche potuto intitolarsi. Molto profonda ed apprezzata. Complimenti, Klara.
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Klara Rubino
- 07/03/2019 14:54:00
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Ciao!...un grande piacere risentirti, ritrovarti, visto che mi capisci!
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Jacob l.
- 07/03/2019 14:46:00
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Capita - talvolta spesso - di dimenticare il sè e scoprire chi siamo quando - capita - è tardi. Bella questa tua poesia, per niente descrittiva e incisivamente chiara. " ho spento tutto il mio tempo - oltre la curva sferraglia ignaro un treno ". Ciao J.
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