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al testo di Chanteloup
Buonanotte, Giacomo
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Giacomo, che cosa fai? dove guardi, oltre queste coltri inamidate? le mani benedette giunte in un canto di silenzio le ombre disegnano lunghe le parole e la luna fila e fonde il cielo di preghiere morte nella febbre Dove guardi? oltre quella siepe che lo sguardo non tocca? oltre spettrali ginestre, oltre deserti di fredda sabbia dove il vento notturno erra e lamenta il vuoto del cielo del Caucaso. Lo senti? i tuoi occhi spenti lo sentono arriva quell'onda che ti travolge il capo è l'abbraccio del sonno agitato tra le tue coperte. Che nome ha la tua insonnia, Giacomo? un nome saliva tra le ciglia umide di pianto no, è la febbre che consuma la candela di questa notte a metà primavera e inverno. gela il cuore, mormori no, è solo un altro sogno Giacomo, buonanotte.
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