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al testo di Salvatore Solinas
Inno allItalia
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Italia che non nasce Italia che non muore Italia della canizie Dei capelli tinti Italia che non cresce Italia dei buoni propositi dei DEF Delle promesse mai mantenute Italia dei veri e falsi invalidi Delle grucce, delle carrozzelle Italia dei pensionati Troppo giovani, troppo longevi Italia grassa e povera Italia dei terremoti Delle ricostruzioni Italia delle alluvioni Degli abitati abusivi Italia della pizza E della corruzione Italia della Storia Che nessuno conosce Italia dei monumenti Odorosi di piscio Italia democratica Con voglia di fascismo Italia della sempre nuova Terza quarta repubblica Italia degli eterni ritorni Della Democrazia Cristiana Italia cattolica Italia mussulmana Italia dei cervelli Genialmente emigrati Italia degli immigrati Italia della costante Emergenza migratoria Italia dei burocrati Delle inique gabelle Italia bella Italia maltrattata Italia devastata Italia dei mugugni Dell’insoddisfazione Italia dolce Italia Della rassegnazione
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Arcangelo Galante
- 09/05/2020 06:15:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
L’autore mette, nero su bianco, una lista di acclamazioni e di mesti episodi, su di una Italia da rivalutare e da riscoprire meravigliosa: e tale desiderio ultimo, mai dovrebbe abbandonare chiunque ami la propria penisola! Cosicché, partendo dall’incipit del testo, sino al suo proseguire, si viene a creare un’atmosfera celebrativa ma, nel medesimo tempo, intensamente riflessiva. Malgrado l’Italia sia già molto angustiata, a causa di fattori storici e politici che hanno segnato persino il benessere dell’amata Patria, cambiando profondamente l’immagine dinanzi agli altri Paesi europei, le considerazioni esposte rimangono veritiere. Esse sono ancora attuali, nonché assai comprensibili e condivisibili, approfondendo l’argomento trattato. Aggiungo, in conclusione della lettura, che moltissima gente possa trovarsi in sintonia con il canto poetico pubblicato, su cui, parecchio, vi sarebbe ancora da scrivere.
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