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al testo di Antonio Terracciano
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L'un l'altro si sorreggono, i poeti, per questo ingrato mondo sopportare, per i momenti alquanto cupi o inquieti cercare di potere superare;
con dei linguaggi spesso assai inconsueti s'esprimono, e vanno ad implorare gli elogi di quei critici profeti di una poesia che possa strabiliare.
(Ma ce ne sono alcuni che non hanno di lodi alcun bisogno, di successi: le classiche poesie che essi fanno,
prive di parolone e grandi eccessi, soddisfazione piena loro danno, pur senza dei giudizi ardui e complessi. ) |
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