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Pino era mio padre

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Pino era mio padre,
i suoi occhi azzurri,
la sua bianca barba da rifare,
il suo dito storto
bruciato il suo sorriso,
le sue lacrime sottili
come neve in Paradiso....
A chi chiedo aiuto stasera,
a chi racconto di lui
e della mia vita..
Pino è mio padre,
quando aprono i cancelli
e m’ incammino..
quando mi chino
sopra i forti
col cannocchiale,
Pino è ancora mio padre..
Quando traccio l’ asfalto
sotto il temporale
col gesso rosso rosso
e gli sorrido ..
Quanti chilometri si è fatto
a sussurrarmi parole
in giro per il mondo,
per boschi e per riviere,
campi innevati o di sterminio,
pianure, ciminiere..
E montagne da scalare, e funghi,
funghi grandi come giganti,
e specchi d’ acqua dolce
e sassolini che saltano,
due o tre volte
nel mare..

 Roberto Perrino - 03/05/2011 08:45:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Molto bello questo testo, scorre con docilità e senza intoppi, e lascia senso e sentimento.

 Patrizia - 03/05/2011 07:48:00 [ leggi altri commenti di Patrizia » ]

Essere davanti a te che leggi questa ed altre poesie è come spegnere le luci e lasciarsi baciare dal sole. Non importa se scrivi del tuo dolore come nel caso della morte di un padre o di quello che definisci l’unico grande amore della tua vita. A me è bastato esserci e lasciarmi riscaldare dalla tua voce. E’ stato un reading diverso dai soliti: integro come sei, vigoroso come questa poesia

 Loredana Savelli - 01/10/2010 20:13:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bellissimo ricordo, anzi di più: un ritratto trasfigurato.

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