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al testo di Alberto Rizzi
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Perché sono molti troppi quelli che più non contano i giri del sole
piombo ne appesantisce cuore natiche polmoni e l’animo non conta lasciato in disparte tra i ricordi dell’infanzia a misurare solitudine e vuoto
Il piombo cola a redimere liquido e fuso gli acconci volumi all’edificio di pensieri costruito su un comodo nulla a inglobarli delusi nell’incomprensibilità dei sentimenti a questo serve
Dovrebbero pensare invece
“come sei cara, Morte”
e alleviati dimenticarsi il giro d’orologio e la sua linea tonda che conduce a nulla
tu invece che il giro del sole conti che conosci il peso dell’acqua nelle nuvole va’ pure
controvento e finalmente ci giunge l’aroma dai fiori
(tratta dalla raccolta inedita “Il mestiere e altri accidenti”) |
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