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al testo di nadia sponzilli
Furti
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Rubavi la nebbia con le mani lei che non era di nessuno si stupiva poi docile veniva e ti riempiva
la portavi addosso, dentro la nebbia ti rendeva evanescente se ti guardavo non vedevo niente eri vano e quella vanità veniva voglia d’abbracciarla come una qualità che rende umana l’atmosfera era il solo modo di farti perdonare
reo di nessun reato
avevi quella colpa addosso che sta nell'intenzione che rimette poi ogni peccato stavi nel gesto e lo ripetevi sempre più bello ampio spettacolare temporeggiavi
da quel giorno smisi di seguirti mi abbandonai anch'io al furto d’intemperia
così rubavamo insieme pioggia,vento e qualche volta neve
talvolta ce le scambiavamo solo il sereno un po’ ci intimidiva con lui presente ci fermavamo e tenendoci per mano aspettavamo
in quell'istante forse inconsapevolmente ci amavamo.
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