Scrivi un commento
al testo proposto da Manuel Paolino
I poeti del Ventisette: poetica
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
"Qualsiasi sia il modo (...) di risolvere i termini del problema poetico (...) risulta ora ozioso, per non dire impossibile, intervenire in un ambito cosi' misterioso, dove solo ci e' dato di supporre, ma mai di comprovare. (...) // Perche', infatti, possiamo conoscere la poesia solo attraverso l'uomo; unicamente lui, pare, e' un buon conduttore della poesia, che finisce dove l'uomo finisce, sebbene, a differenza dell'uomo, non muoia. In questo senso, il risultato o residuo poetico, tentativo di qualcuno che ha creduto nella poesia, e' fatalmente romantico". (Luis Cernuda, dall’articolo su Paul Eluard – «Litoral», 1929 –, in Poesia española. Antologia 1915-1931, a cura di G. Diego, Madrid, Visor, 2002, p. 424)
|
|
|