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al testo di Paolo Mazzocchini
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Mi messaggi per dirmi che arrivi, tra poco. Una lacrima di pioggia luccica sullo screen, nel suo specchio sussulta a un colpo d’aria un cespo d’erba nuova, tentenna un fiore giallo sopra il grembo illividito di un’aiuola. Solo in un vuoto pneumatico del cuore, siedo nella calotta di sole che gentilezza passeggera di nuvole concede a una panchina solitaria. Nulla del nulla sento più nemico nella frenesia di cicale che martella la cupola del centro commerciale. Morte questa che uccide e non fa male, e civettando agita la falce, allegra semina petardi in una festa triste di automi. Sullo screen leggo ancora però i nostri due nomi - Tu arriva, presto, come dici. Salvami. Portami a casa, prima che sia troppo tardi. |
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