Scrivi un commento
al testo di Valentina Grazia Har
La giostra spenta
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Quel che prima sentivamo era mormorio di luci passando vicino ad una giostra in festa. La giostra, la giostra l'allestimento scenico della nostra vita.
Ora è un occhio chiuso un sogno spento come la notte una canzone senza voce come il nostro stare l'uno accanto all'altra e il rumore dei nostri passi non è più musica, non siamo più parole, risate, ma solo dei passi sulla strada.
Prese di coscienza, accettare che non siamo più così vicini. E' triste la parola "esperienza"
Credo che noi siamo stati l'essenza di una giostra.
"Convincimi -ora- della vittoria del silenzio"
Gli occhi colorati delle navicelle -senza bambini- mi dicono:
"Ma non c'è niente di più triste del cieco che prima vedeva"
|
|
|