LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Alberto Rizzi
|
|||
L’uomo addita qualcosa lontano nella quieta campagna albero o improvvido traliccio forse e dice
la donna accanto a lui comprende
non così la ragazza che chiusa incrocia in suono che distrae getta un’occhiata come per malcompréso senso del dovere
Nei giorni futuri di grancàldo di sole danzànterovènte le loro ombre inquiete e sènzavènto ne deformerebbero i corpi escrescenze dell’asfalto testimoniando loro sforzo ingrato per andar oltre le tre misure nostre collate in quel bitume di inesistente realtà
(tratta dalla raccolta inedita “Immanenze e persistenze”) |
|