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Er barcarolo e la ranocchietta

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Ve vojo ariccontà ‘na storiella. Ve siete messi a sede? Allora state boni che principio.
“Cera ‘na vorta ‘n omo che co ‘na chiatta attraversava ‘n lago, granne granne.
Sulla barca portava ‘na donna che ciaveva er dono de fa crollà li farzi templi e mannà in pezzi l’idoli de pietra solo co ‘na guardata. A tutti li dei minori, st’idea nun j’era piasciuta. Così l’aveveno punita: nun je poteveno toccà lo sguardo, perché l’anima nun era robba loro, però j’aveveno levato la forza de movese. Così, nun poteva più annà ‘n giro a fa danni.
L’omo, che faceva er barcarolo, aveva deciso che, alla facciaccia loro, se la sarebbe presa ‘n collo e, finchè la farce nun fosse venuta a miete, sarebbe stato le braccia e le gambe sue. E quanno che doveveno sta ‘n barca, sur fonno j’apparecchiava un materazzo de ferci profumate, ce la faceva distenne e la copriva co’ tutte le paggine delli mejo libbri che riusciva a trovà.
Quer giorno, l’omo stava propio male: la fiaràta* se lo magnava, le gambe je formiccicaveno** e li remi je pareveno de piombo.
Però, spigneva e remava, perché abbisognava arrivà su l’antra sponna prima che er sole s’annasse a fa ‘n sonno.
A ‘n certo punto, s’accorze che ‘n mezzo alle canne, drentro a ‘n govijo de fanga e arghe, ‘na ranocchietta cercava disperata de sortì fora. Sartava, sartava, voleva vedè er lago sbrilluccicà.
L’omo accostò la chiatta, acchiappò la ranocchietta piano piano e la poggiò sopra una larga foja. Poi, ricominciò a remà.
Da quer momento, la ranocchietta aspetta che l’omo passi e, quanno che lo vede, zompa più in alto che po’ e fa li versi più strani che la sua voce roca è capace d’nventasse.
Je strappa ‘n sorriso e ciò j’abbasta.
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* fiammata
** sentire formicolio

 sefano sabattini - 08/03/2010 09:54:00 [ leggi altri commenti di sefano sabattini » ]

e ddaje...a Marì, e famme sto soriso,... BellA, BELLA...e bbona.

traduzione: oh, zzio ccah-n, mo s’lè bela, sta fola*!

*favola, racconto.

 Emanuele - 07/03/2010 19:16:00 [ leggi altri commenti di Emanuele » ]

bella, antica, moderna favoletta...

 salvatore violante - 07/03/2010 11:50:00 [ leggi altri commenti di salvatore violante » ]

Cosa devo commentà? E’ così ricca di tremori questa novella e così delicata. Sarebbe necessario mettere su una barchetta di carta un bacio impalpabile. Buona festa a te ed alla tua figliola ed a tutte le donne
Grazie per il miracolo continuo che regalate con la vostra inconfondibile biodiversità, dove l’antico, il remoto è sempre invaso del moderno: dove l’oscurità, l’incubo, il maleficio s’impasta con il bello, la luce, il buono fino al sacrificio. Auguri e grazie

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