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al testo di Corrado Sabbia
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nel mio personale cimitero c'è una piccola lapide anche per le persone scomparse. e' di metallo che al sole, fa un lampo di riflesso.
dietro a qualsiasi lumino stanno gli occhi aperti dei morti in ascolto dei passi notturni del custode nel suo giro serale.
il cielo immenso è in viaggio.
quando mi dormiva vicina la notte era un'onda enorme che passava sempre troppo presto.
ora il licantropo è morto adagiato sul greto della ferrovia e le foglie estive fanno un fruscio leggero, nel buio. |
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