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al testo di Guido Balbo
Mia sino alla fine
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Mia sino alla fine Tra ideali, aleggiano anime perse nel mentre perfettibili occasioni prede ambite di sleali coscienze cadono al suolo rovinosamente. Vite che si inchinano al fuori luogo ché costrette nel tentativo vano di riaccendere dei rapporti forti tra i torti, degni di chiamarsi amori. Sfilacciati e schiaffeggiati amori dalle morali finte, che inseguono mirabili miraggi naufraganti al solo lieve tepore del Sole. Sole che anticipa la sorte e accoglie a gran voce richiama mosche bianche nelle forze, dal dramma oltrepassate aprendo, fuori orario le sue porte.
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Guido Balbo
- 14/05/2020 18:39:00
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Chiaramente, a me è apparso superfluo, ma chi legge ha sempre ragione. Scusami tu. Buona serata
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Arcangelo Galante
- 14/05/2020 13:47:00
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Scusami nuovamente, Guido Balbo, ma il titolo, può molto fuorviare l’interpretazione del testo che, oltretutto, non presenta “parole” conducibili a canzoni dell’artista musicale. E siccome i lettori non dispongono di una sfera di cristallo, forse, sarebbe stato indicativa perlomeno citare, al termine della pubblicazione.....”dedicata a Mia Martini”. Ovviamente, questa è solamente una impressione personale, scaturita dalla tua gentile spiegazione, e non desidero convincerti del mio legittimo suggerimento. Con cordialità, saluto!
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Guido Balbo
- 14/05/2020 12:30:00
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Caro Arcangelo, potrebbe essere una dedica a Mia Martini, morta prematuramente a nemmeno 48 anni? I rapporti sono incrinati dai torti e continuano a prendere schiaffi da morali finte, sinché il dramma non supera le sue forze. E sempre grazie, spero di averti esaudito. Un saluto
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Arcangelo Galante
- 14/05/2020 10:25:00
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Eccomi, Guido Balbo! Se ne hai piacere, ti sarei grato se spiegassi il messaggio dell’opera, proprio come feci io, alla mia intitolata Cuore vuoto, ove, con umiltà e chiarezza, mi espressi in merito al tuo meteoritico passaggio. Grazie per avermi letto e serena navigazione nel web.
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Guido Balbo
- 14/05/2020 08:57:00
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Grazie a te Arcangelo. Come hai giustamente ipotizzato, esiste altra modalità di lettura che potrebbe dare impressioni diverse. Prova tenendo in considerazione il titolo ed una voluta esigenza metrica.
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Arcangelo Galante
- 14/05/2020 06:59:00
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Credo sia tanto infruttuoso quanto profondamente sciocco “il tentativo vano di riaccendere dei rapporti forti tra i torti, degni di chiamarsi amori”, giacché sarebbe una perdita di tempo per entrambe le parti. E se poi, ai suddetti amori si aggiunge una “morale finta che insegue miraggi” allettanti, certo è che essi rimarranno spesso incompresi, a patto che non avvenga un sincero e desiderato chiarimento, in merito alla questione interessata. Eppure il poeta pare aver trovato rimedio, perché rivela che il Sole richiamerà “le mosche bianche” ridonando loro la necessaria forza per superare il dramma vissuto. Forse l’autore non intendeva comunicare esattamente quanto ho scritto, ma tali riflessioni mi ha suscitato la lettura del testo. Grazie per la cortese attenzione!
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