LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Guido Balbo
|
|||
Del furto
Mondo spartito dove non è musica a dividere la torta che, nelle sue fette dovrebbe sfamarci tutti dove pochi paperoni l’hanno trafugata per tre quarti e privilegiato paperotti - la metà del mondo - nel finirla tutta quanta.
Residuano le briciole per il divertimento nella cui spigolatura già si sparava a vista ora, resta valido il solo gridare - al ladro ti si deve condannare e dovrai pure risarcire, esiliato da questa buona società.
Mondo spavaldo: agli sparvieri gli strumenti tipici e i corvi a litigar tra loro per sorreggere gli spartiti
mentre passeri affamati dovrebbero solo restare ad ascoltare.
Da che mondo è mondo chi ruba è costretto da qualcosa manca come al cleptomane a parte quel continuo sbagliare albero.
Un mondo da sogno, invece non scruta la valle il suo sguardo è dal monte rapito:
del furto …
potrebbe trattarsi di quel semplice frutto dal torto mancante? |
|