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Viti

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Siamo dadi e utili bulloni

di questo meccanismo.

Usi, misure e passi

di vite varie.

Viti similari al via

- a tatto, piccoli cubi -

d’immediata deformazione

già dal primo contatto

con quest’atmosfera.

Tutte sullo stesso piano

poi a variar di tornitura - nel breve -

con teste per tutti i gusti

esagonali, esalobate, a taglio

cilindriche, svasate, a croce

anche vuote o a brugola

proprio, proprio … senza testa.

A filetto globale o parziale e dadi

normali, flangiati

o con anello di maggior tenuta;

che si cercano per accoppiamento

o, almeno … ci provano.

 

Quando s’incontrano affini

amorosi divengono gli intrecci

e s’avvitano … anche per tutta la vita.

 

Purtroppo ognuna ha il proprio fardello

d’ignoto e implicito obiettivo

e continuo è il bordello: viti

 

ad alto indice di resistenza

a plasmar nel morbido

e magnati dal grasso calibro

a volersi misurare con vitine

consenzienti e snelle, e viti ad anello

con l’interesse per i cavi perso

e autofilettanti

e chi più non trova il suo legno

e chi fa ruggine a l’addiaccio

e chi agiata è finanche troppo oliata

e chi in quel muro più

non ci vuol stare.

 

Siamo la minuteria maggiore

di questo mare, col cuore uguale

ma, troppo spesso

… lo lasciamo da parte.

 

 

 

 Arcangelo Galante - 29/05/2020 10:29:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Una vite di ferro è una delle cose meno emotive o umane che verrebbero in mente al lettore.
Eppure, il poeta, la adopera, metaforicamente, allo scopo di esprimere un messaggio significativo.
Difatti, la vita è come un fabbro: può plasmare dadi e bulloni di ferro in forme “sensibili” che, nonostante le loro semplici forme, sembrano cariche di sentimenti giacché le viti, apparentemente, altro non son che metallo, al servizio di un meccanismo esistenziale, ove il cuore resta assente.
Ma se lo adoperassimo al meglio, gli esseri viventi, non sarebbero più “parte di una minuteria maggiore” che, troppo spesso, non lo considera affatto.
Considerazioni da apprezzare appieno.
Grazie per aver condiviso nuovamente parte del tuo sentire.
Amichevolmente, saluto!

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