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al testo di Ferdinando Giordano
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È stata un’epoca cromata a breve termine presa da terra come un pugno di mosche. Ci è crostata l’ira di dio diluvi poi altre sciagure tra le pieghe bibliche. Come raccontare quel che venne a notte? E portato alla luce è poi cambiato? Questo monologo è certo più straniante nel metodo strasberg e le parole sono equivoci complici. Consiglio di leggere senza seguire il rigo fino ad un punto morto lasciando al carattere l’illuminazione. “Bastone e carota...”, disse lui con l’intonazione cavernosa e raschiata da selce. Un regista che dirigeva gli amori secondo il metodo del fare buon viso al cattivo giogo. Come fossero in condominio anima e mente nel solstizio della memoria. Talmente distante dalla troupe che se non pagava il sabato la domenica era indotto a più miti legioni.
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