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al testo di Ferdinando Giordano
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Quello che non vedo è perché non me l’ha mai detto mio padre. Che non parlava molto, per dire di altri padri. Tuttavia mi indicò in quale scena le nuvole fanno comparsa con la regia della pioggia - su per giù dai Lattari. Lui guardava le stesse coste - per altro. Il ballatoio con un cotto d’epoca - orme dei predecessori a carico. Quattro stanze, quattro scalini, un cancello con quattro spilungoni di ghisa che davano strada a volerne per quattro vite - grame di quella grana di pescatore cui le reti fanno il filo. E senza coste inopportune - quasi che il mare tornasse a casa. E la casa è una costa, talvolta posseduta - da qualche sgombro. Ma la costa è dove occorre sia la tua parte nel frangente - e resta l'unica al limite. Non io, seguace della corbelleria, fuggito in un altro racconto che ancora vado facendo dell’armonia che sciabordava sulla scala a nome suo. Questo era TUTTOILMONDO - a cinque anni dal saperne di più sul calendario.
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