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al testo di Salvatore Pizzo
Incipiente l’inverno
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E' da qualche giorno che nolente urla l'occhio, ogni tanto puntando su stormi migranti più discreti del solito: fanno in sordina acrobazie ai margini a corollario di questo disastro affliggente un quotidiano distorto. Che sia già inverno? E' domanda che in gola si strozza: la ragione è da un pezzo aria che lo sussurra. Anche a vista gli alberi lo dicono. Alla pelle incontro è voce fredda e acuta di brezza a suggerirlo pure alle ossa. A orecchio stento: balbettii son giorni ch'è improbo dir ch'io cogito, più penoso ancora aggiungerci ergo sum or che mi inarco e sfrego con dolore le mani ora ghiacce tra querce smunte.
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Salvatore Pizzo
- 13/12/2020 00:51:00
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X Rosa: Sì, credo proprio che, se dovessi assegnare un oscar per la lettrice più assidua, sarebbe sicuramente tuo. Grazie di cuore sempre e più che mai
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Salvatore Pizzo
- 13/12/2020 00:48:00
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X Maria Teresa Difficile sottrarsi alla soggettività dello sguardo: la visione personale finisce per averci sempre la meglio. Ma è quella che, ancor più, può restituire unemozione a chi dovesse leggerci, in quello sguardo, tutta la sincerità di cui è espressione. Grazie di cuore
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Rosa Maria Cantatore
- 12/12/2020 12:20:00
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ne ho lette di poesie tue, no?
Belle come questa, però...
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Maria Teresa
- 12/12/2020 03:29:00
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Che sia il quotidiano distorto solo al nostro occhio? Che siano gli alberi e ogni creatura attorno a noi a darci le risposte che cerchiamo? I nostri dubbi fioriranno al disgelo - semi per leterno- e saremo il Tutto che ci comprende. Immensa
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Salvatore Pizzo
- 12/12/2020 02:53:00
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X Franca: Linverno è linverno, mia cara Franca: come tutte le stagioni è soggetto ad un gioco complesso di rotazioni e perversioni di correnti. Alle volte mi dico che è paradossale, che da noi sia inverno proprio quando, nellarco dellanno, noi si sia più vicini al sole. Dunque è anche tutta una questione di inclinazioni. Così è anche la nostra percezione dellinverno. A seconda dellinclinazione con cui lo guardiamo, ne abbiamo una visione degradante, oppure crescente. In genere a me capita, fino a quando non arrivo al solstizio, di percepirlo come discesa agli inferi di un degrado inarrestabile; poi, dopo il solstizio, ricomincio a sentire la vita che fluisce sotterranea, propagandosi fino alle vene... Grazie di cuore carissima, pure per queste tue considerazioni così stimolanti.
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Franca Colozzo
- 11/12/2020 19:44:00
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Linverno arriva a volte senza preavviso o senza la nostra volontà di vederlo bussare alle porte dei pensieri autunnali, sospesi alla nostra percezione di sfumature cromatiche e tiepido calore. Linverno simmedesima nellimmagine stessa che abbiamo della vita e ci preoccupa voltar pagina e persino la fine di questanno tenebroso. Ma nelle pieghe dellinverno si nascondono i semi della rinascita. Così dovrebbe essere anche per noi uomini avvicinandoci al termine della vita. Eppure delle vite future non sappiamo intravedere il soffio, attaccati come siamo allEgo che tutto traduce in minuti e ore presenti nella realtà materica del corpo in cui siamo calati.
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Salvatore Pizzo
- 11/12/2020 01:44:00
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X Laura: Come non ritrovarsi daccordo col sommo maestro Ungaretti? Certo che non è"muta",come riaffermi giustamente anche tu, mia cara Laura. Ma io vorrei tanto capire cosa ha da dirmi. Solo che faccio fatica a pensare e a dirmi che ci sono ancora. Dunque mi aggiro quasi trasognato, cercando di fissarmi bene in mente ogni minimo particolare, nella speranza che, un giorno, riuscirò a mettere insieme le tessere di questo gran mosaico che è questo anno che sappressa al suo solstizio dinverno. Grazie di cuore anche per la lettura con un più che caro saluto
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Salvatore Pizzo
- 11/12/2020 01:35:00
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X Annalisa: Il senso di smarrimento, di precarietà, in me è più forte che mai in questi giorni così strani, così ovattati...oserei quasi definirli giorni in cui"non sono", perchè mi riesce difficile e doloroso anche pensare. Ecco, come tu ben dici: "trascendimento". Vorrei tanto trascendere ma in un senso razionale, ragionato. Un trascendere grazie alla parola er ritrovarmici. Grazie di cuore
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Salvatore Pizzo
- 11/12/2020 00:25:00
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X Emanuela: Certo questo anticipo di inverno mi imbarazza parecchio, a dir poco. In un certo senso lo trovo spiazzante: in genere amo il solstizio dinverno. In esso si consuma la luce e nel buio si pongono le premesse per nuove rinascite. Ma, come scrivevo più giù: così andando le cose, si crea un un continuum di stagione invernale che ingoia del tutto questanno, condannandolo a rappresentazione di un inverno che è, prima di tutto, dellanima. Però voglio sperare lo stesso. E non vedo lora che arrivi il giorno del solstizio per ricominciare il conto alla rovescia che dovrebbe portare ancora alla primavera. Grazie di cuore
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Salvatore Pizzo
- 11/12/2020 00:18:00
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X Grazia: Non penso che si tratti di rassegnarsi o meno, mia cara Grazia. Non so dirti altro. Anche perchè mi sono ritrovato a scrivere cercando di mettere per iscritto delle emozioni che non riesco a spiegarmi. Razionalmente lo concepisco come inverno che si manifesta precoce. Irrazionalmente è un po come se questanno linverno non fosse mai finito. Per quanto riguarda poi le feste, credo che sia lultimo dei problemi. Prima bisognerebbe capire cosa ne è stato della primavera, dellestate e dellautunno... Grazie anche per il saluto affettuoso che ricambio di cuore.
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Laura Turra
- 10/12/2020 20:28:00
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Sì, linverno è alle porte e, come dici, i segni ci sono tutti. Eppure questa stagione apparentemente muta porta anchessa qualcosa. Come scriveva Ungaretti: "Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione." Lho letta con piacere, Salvatore. Un caro saluto
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Annalisa Scialpi
- 10/12/2020 12:55:00
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bella latmosfera di sospensione.
Lo spirito del freddo che purifica.
Il non sapere,
l...ergo sum sperso tra le ossa delle querce
ad additare, tra robuste radici, il trascendimento...
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Emanuela Lazzaro
- 08/12/2020 20:34:00
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Restare in attesa dellinverno nonchè del giorno più breve di tutto lanno, è un appuntamento astronomico da non perdere... direi che le premesse le hai tutte in mano e puoi goderti ora lattesa e poi lo spiegarsi piano della natura sera dopo sera ed è forse un modo non troppo eclatante per chiudere un anno pessimo..
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Graced
- 08/12/2020 18:11:00
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Caro Salvatore, ormai è il momento di mettersi il cuore in pace; siamo in inverno anche se manca qualche giorno, la stagione sè portata avanti di brutto. Continue piogge che sono dei tornato, smottamenti, il cielo è un continuo strombettare. Gli uccelli migratori, ormai hanno fatto da un pezzo fagotto. Gli alberi hanno perso il loro manto. e quando esci allaria aperta il gelo si fa sentire come una coltellata. Daltronde siamo vicinissimi al Natale, anche se questanno la festa non si sente, non solo per il divertimento di fare festa, ma dovremo fare delle feste in sordina e solo con coloro che convivono in famiglia. I figli e i nipoti ce li guardiamo in foto oppure attraverso le videochiamate. Speriamo che tutto ciò che ci sta creando ansia, dispiacere per i morti presto possa finire. Un affettuoso saluto da Grazia.
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