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al testo di Ferdinando Giordano
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Quando ti attraversa il miracolo lascia un indirizzo cui risalire. Avrei doluto visitarlo. Il Sacro Cuore in Piazza Ferrovia è una santa pala per le fondamenta. E qui scavare, vedi, è farsi un attico.
Da anni pubblico in coscienza e tengo alle scritture: il tasto batte dove la lingua è messa in riga. Mi riconosco ora dagli ebook, ora nella navata con le panche a posto: tante h in una sola muta.
Il miracolo è sul foglio: scontroso pieno di aree coriacee alla comprensione che non svelano l’avvento al lettore. Ma è qui il piacere delle pulsioni, potrei dire, come se il contenuto in un calice carnivoro cercasse appigli nei termini convenuti.
Mi pare giusto il tremito che mi coglie in questo lieve prodigio; continuo per la stella e per me fiammella, direi fiammifero buono per il fumo che non smetto. Eppure, vedi, questo spiega il miracolo in Piazza Ferrovia come altrove
sta alla volta impenetrabile.
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