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al testo di Guido Balbo
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Non siamo più capaci di amare ma lasciar nascondere “infantili” dietro l’indice puntato contro chi crede in Dio, mi affama.
Non essere un cavallo - forse lui non crede - mi trasporta al credo e dell’idea convinco che ateo si sia integrato nell’indecoroso questo sistema alla ricerca di tonica giustifica;
tra bene e male, a me è stata regalata l’opportunità di scelta.
Siamo cianotici pezzi d’anima unica, umani in prova tra diversi punti di vista e sempre più distanti da quell’ingenuità iniziale che si chiamava amore.
Incantati dai nostri difetti ne restiamo soggiogati e sempre più affiniamo sino a scordar la via
del benessere. Di quel naturale che si basta mentre, mai contento artificiale insiste, costringendo a incrementare la dose. - Assuefatti e d’amor smarrito -
L’amore … non lo si può comprare lo si può solo conquistare come Stato ribelle allo stato, ché per tutti ha medesimo primordio.
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