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al testo di Valentina Grazia Har
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"Ieri si è fulminata la lampadina della mia stanza ho creduto fosse un presagio... " "Il solito mese di maggio!" "Chi ha parlato? Cos'è questa vocina? "E chi può essere, se parli d'amore?" "La luna? Ho dimenticato le mia medicina!" Ma, Luna... io per lui avevo il mio amore di distinzione pronto nell'anima dispiegata a bandiera che vuole soffrire ma solo nella sera. E la luna, sincera: "smettila e apparecchia, piuttosto, il tuo amore di distinzione per lui. Il tutto con garbo e -soprattutto- silenzio. Noi siamo più stupidi -la maggior parte- quando parliamo Altri più stupidi ancora non sanno che dire I più intelligenti parlano poco -e... modestamente sono la mia prole...- Alcuni geni non parlano ma creano parole. "Luna, tu di che categoria fai parte?" "Beh... diciamo... conciosiacosachè..." "Non esitare, oh diletta, lo so che ti piace farti ascoltare. Della tua risposta, poco modesta, ho sentore" "Sì è vero, parlo un po' tanto agli amanti. però sussurro... quindi parlo di meno... sì, va bene... quando mi lascio andare non metto mai il freno... Ma cosa ci posso fare? Si sa che quando c'è l'amore io sono irrazionale..." "Allora era un presagio la mia lampadina fulminata?" "Non proprio..." la mia Luna sembrava imbarazzata. "Perché tutto si è fatto buio e io mi son trovata con la Regina dell'Amore qui a parlare?" E lei, ridendo argentina: "Chi è innamorato lo sa: Per farmi ascoltare fino a domattina...Ah ah ah!!" |
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