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per una morale cristiana progressiva.La proposta di Teilhard

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 Klara Rubino - 17/11/2017 15:12:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

grazie anche per questi spunti ed indicazioni!

 giovanni ivano sapienza - 10/08/2017 15:14:00 [ leggi altri commenti di giovanni ivano sapienza » ]

E’ vero,sig. De Giosa, non ho citato esplicitamente la legge di complessità–coscienza,ma ho fatto riferimento ad essa parlando in termini di unificazione e complessificazione evolutiva in rapporto ad un principio interno di natura spirituale, sotto forma ,diciamo così,di allusione e di preterizione. Mi interessava sottolineare, nel breve spazio di questo intervento,scritto come affettuosa risposta alle riflessioni di Melandri sul regno di Dio e la morale,pubblicate di recente sulla Recherche, l’innovativa rilevanza morale del pensiero teilhardiano,che contrappone la sinergia di materia e di spirito alle concezioni dicotomiche dei sistemi di pensiero tradizionali,per mettere in risalto gli effetti pratici che ne derivano nella vita quotidiana del singolo individuo e della società e di conseguenza non mi sono adoperato per fornire una descrizione dettagliata del rapporto energia tangenziale(meccanica)- energia radiale(spirituale),cerebralizzazione,ascesa di coscienza e parallela complessificazione materiale ecc.ecc.,concetti d’altra parte imprescindibili della fenomenologia teilhardiana, mirabilmente e finemente espressi in opere fondamentali,e da tutti consultabili,come Il fenomeno umano,di recente rieditato e diffuso in rete.
Voglio esprimerle la mia gratitudine per essersi soffermato in modo non superficiale sul mio scritto nonché per le sue interessanti osservazioni ,che possono fungere da stimolo per l’affinamento di strategie espositive più adeguate ed efficaci nel presentare al vasto pubblico il pensiero e la visione del mondo del grande e affascinante gesuita francese.

 Mattia De Giosa - 09/08/2017 11:37:00 [ leggi altri commenti di Mattia De Giosa » ]

Salve, la ringrazio innanzitutto per l’articolo qui proposto, che permette di far conoscere Teilhard de Chardin. Riguardo al presente articolo trovo però che un eccesso di sintesi, forse, possa compromettere la comprensione di un autore così particolare come Teilhard de Chardin. Mi è saltato subito all’occhio la totale assenza di citazione sulla legge di complessità/coscienza che è alla base del pensiero teilhardiano, senza la quale frasi come
"Ora è impensabile per Teilhard che una materia del tutto priva di spirito possa complessificarsi ed assumere maggiore consistenza,visto che per lui la materia in sé è da intendersi come pura molteplicità e dissociazione,ed essa si unifica e complessifica solo grazie ad un principio interno di natura spirituale,opposto alle leggi meccaniche di disgregazione entropica" possono rendere fuorviante la relativa interpretazione.
Sinceramente per come è espresso il concetto, non sembra corrispondere al principio teilhardiano di complessità/coscienza, ma porta a intendere forse più il contrario.
Vi sono altre cose di cui vorrei parlare a riguardo dell’articolo, ma non mi sembra che lo spazio di un commento possa essere il luogo adatto.
Mattia De Giosa

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