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Non posso parlar damore

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Potremmo

potremmo rubare alle mele il tempo

ma manca la voglia. Impensabile

l‘inerpicarsi tra i solari meandri

di rituali amor duali.

Secolari impedimenti

incastonati tra maestri muri

di questa nostra vita

contrastano e solerte

a inverosimili mostruosità

sempre si prostra.

 

Sì che cavernicoli dovremmo

oltre trapassato

al remoto relegare

ma nel tempo ha remato, purtroppo

e, senza sbiadire, ne è rimasta al passo.

Tant’è costretti s‘appare

al non potersi disgiungere

dal proprio masso.

 

Accesi l’occhi

d‘accecanti emozioni, e meno, lucidi

per insano egoismo, che ingrato

mai la propria brama spenge

anzi, per tangenti inconsistenti

che offuscano le menti, spinge

e tra nebbie avvolge

di sogni evanescenti.

 

Mentre per bisogni - d’altri -

assopito resta lo spiraglio

giace all‘angolo

da boria relegato.

 

E assottiglia il tempo

come una tenaglia

al loro collo stringe.

 

Narcisa e tenace

è prigione

 

che ragioni

non vuole sentire.

 Fabrizio Giulietti - 30/08/2021 11:11:00 [ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]

ti riconoscerei tra mille... bella ing...

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