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al testo di Niccol Valtulini
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a contarli gli anni spesi a un crocevia sono quel nome spento che non torna, la luce di ogni giorno che va via e tracima tra il muro e l’oleandro: sarà il buio del cuore che risillaba l’effimero segreto della vita, il gelo notturno di una rima, in quest’oscuro respirare lento di tende in piena luce, bagliori, vetri accesi, bianca crudeltà di quadranti e calendari, tutta la viltà del sogno che dirada, frasi nel buio brancolanti, maceria di parola che non si ricuce: sei la fiamma di un’insonnia breve tra fiumi distanti di sguardi, voce convocata che si estingue tardi coi lumi di strada, scheletro di rami, notte e neve |
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