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al testo di Davide Stocovaz
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Vorrei tenerti tra le braccia sciogliere la tua ombra, allora non saresti come sogno che sfuma al primo mattino senza lasciare traccia.
Vorrei assaporare le tue labbra entrare piano nel tuo cuore avere qui un posto prediletto lontano da ogni quotidiano dolore in modo da sentirmi vivo.
Scivolo su un tappeto di lacrime perché tu resti solo desiderio. In questa tremenda notte che si riversa sul giorno io piango il destino mio:
l’essere ancora a te sconosciuto semplice e informe comparsa foglio di un testo non ancora scritto salice solitario su fiume inquieto vittima di una sadica farsa. |
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