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al testo di Luca Tegoni
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Scende dal cielo, si lascia cadere tra l’aria, precipita al suolo, si forma e si accumula la neve.
La raccolgo gelida tra le mani le dita sensibili si perdono a poco a poco in quell’anestesia dolorosa che soffoca spilli di sangue che invocano, lamenti come strilli, il calore perduto.
Lancio la palla e sorrido per averti centrato. barcolli e rincorri, goffo cado nel mare bianco scivolo e ti fermi senza rancore sorridi come se fossi bimbo sciocco.
Le tue mani in un abbraccio mi scaldano come se il calore fosse il cuore del mondo. |
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