LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Paolo Mazzocchini
|
|||
Stazione, all’alba, quando a fatica dirada il sole di dicembre i sogni sopra gli occhi socchiusi delle case più alte e i lampioni sbadigliano curvi sul vuoto dei viali.
Sento appena il calore fuggitivo del tuo abbraccio, e poi il Jazz che gemendo si interpone tra la fuga remota dei campi e il niente che mi resta sui binari di te, oltre un lento frusciare di foglie presto ricomposte in un’altra attesa. |
|