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al testo di Annalisa Scialpi
Da soli turgidi
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Sentire, nudo, il giorno. Sulla pelle. Il sole falcia le strade tra gli occhi degli annegati accasciati nelle retrovie. Occhi iniettati di sangue. Follia. Sputare il marcio mille volte, senza espellerlo mai. Il ferro della metro sferraglia nel midollo di una pesantezza che uccide. Lenta. Si mescola ai fiati. Eppure c’è colore, nel giorno. Da soli turgidi colano colombe sullo sfacelo di un mondo dannato di potere, dicono la pace è dentro te.
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Salvatore Pizzo
- 24/01/2022 23:17:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Suona e risuona, fino ad accendersi scintillante speranza, quel "Eppure cè colore...". Un po come qualcuno affermava alcuni secoli fa: eppur si muove. Riferendosi, non solo alla mobilità della Terra come pianeta, bensì anche allessere umano nel suo acquisire progressivamente conoscenze scientifiche. Così "Eppure cè colore..." si potrebbe anche leggere: cè luminosità nellindividuo, nonostante tutta lopacita che sè venuta accumulando nei secoli e nei millenni nella sua mente, causata da ambizioni, fede distorta, bramosia... istintivamente, non si può non accogliere questa bella e forte espressione di speranza. Grazie con più che mai un abbraccio poetico
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