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al testo di Franca Don
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Affido al tempo la cura del dolore un luogo tra parentesi, sul fianco e quella costola spezzata col tuo nome, un nome antico che galleggia al buio e si fa strada nell’impronta della luce.
L’odore persistente delle rose mi accarezza il viso, forse sei già foglia ch’è ceduta al ramo inutile cercarne l’ombra lieve
in questo luogo in cui ti porto l’aria si fa tiepida, un ritaglio di sole lo sguardo d’ogni inizio e d’ogni fine.
( a mia madre)
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