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al testo di Vincenzo Corsaro
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Sulle ali dell’inverno da est giunse il nemico, così gli era stato detto. Una danza di draghi si snodava sulla terra, dalle foreste, dalle pianure, dalla madre terra essi giunsero nel crepuscolo dell’inverno.
Seduto sulla bisaccia piena di niente, mentre il mondo si sgretolava attorno a sé, guardava attraverso la piccola fessura degli occhi gonfi di lacrime, in un cielo rosso fuoco, le nuvole nel loro lento movimento e gli uccelli volare... liberi.
Anche se chiuso in una prigione senza sbarre, i suoi pensieri e ideali di libertà sorgevano indomiti nel cuore della storia.
Un uomo che lotta per la libertà può venire incatenato e rinchiuso, ma non i suoi pensieri e i suoi ideali, perché non si possono incatenare.
Essi nascono, germogliano, fioriscono, vivono nella nostra mente e nel nostro cuore, prendono forma e consapevolezza trasmettendole a tutto il nostro essere.
Sono liberi, senza confini, i loro semi vengono trasportati dalle correnti della libertà, attecchiscono in altre menti e cuori dando vita a quella voglia di libertà che è innata in noi e da sempre è il nostro sogno... un sogno di libertà! |
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