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al testo di Carlo Rossi
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La luna d’ottobre
Ti pensavo Ieri sera, e un non ti scordar Di me annunciava che era la luna piena del cacciatore. Nel silenzio, la brughiera raccontava attraverso I suoi fili d’erba. Appena mossi da un brezza lieve Da est. I miei occhi al cielo anelavano risposte a misteri nascosti Come la vita del futuro. Attraverso te, il Tuo profumo che incanta il passaggio mi risveglia. Mentre finisce l’estate Ancora l’inverno attende. E mi accorgo che vieni da lontano, dalla fine del mondo. Attraversi l’acqua, raggiungi il porto, Ora qui avanzano branchi di lupi, Nella scarsità delle piogge settembrine. Il vento staccava le foglie Verso l’infinito stellato. Mentre la pace è ancora in letargo. |
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