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Cade pioggia gelata

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Cade pioggia gelata

sul silenzio dei campi

e altra pioggia battente

sul tuo nome rimosso.

S’ode musica lontana,

dalla collina una campana

e una lieve brezza,

una scossa.

Appassiscono le fronde

cadute dai rami,

il tuo viso di padre

appena accennato,

e altre foglie si adagiano 

alle frasche.

Nulla ritorna,

nulla io posso:

solo pensarti e pensarti,

ma oltre quello non so,

e ti assomiglio

non poco, tuo

figlio dimesso.

 

 

 michela duce castellazzo - 04/01/2012 15:14:00 [ leggi altri commenti di michela duce castellazzo » ]

mi ritrovo in questi versi, nell’immagine che sul finale si sdoppia e si rovescia. Apparentemente. Effetto sapiente ma lo sento anche molto autentico. Infatti credo che spesso le cose vadano proprio così.

 Nando - 14/01/2011 19:58:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

La natura circostante, i suoni dell’ambiente, tutto sembra risuonare un’eco di quanto vibra nell’animo.

"Nulla ritorna,
nulla io posso:
solo pensarti
e pensarti,
ma oltre quello
non so,
e ti assomiglio
non poco, tu
figlio dimesso."
Da ignorante, ma mi ha ricordato Fortini. Particolarmente belli gli ultimi versi.

 Loredana Savelli - 14/01/2011 16:56:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Scena drammatica: un quasi-padre che si rispecchia in un figlio "dimesso"; poco prima si allude ad un nome "rimosso". Evoca una perdita irreversibile, un rimpiato incolmabile mentre fuori c’è gelo, fronde cadute, musiche lontane.

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