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al testo di Vincenzo Corsaro
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L’amore è la stagione della nostra esistenza, un piacere per l'anima che si riempie di nuovi colori. Il suo foliage trasforma la vita che pian piano abbandona l'effimero, per cedere il posto alle calde sfumature delle emozioni che rivestono il cuore, rendendolo un paesaggio assolutamente unico, diverso dal solito.
Ed è proprio questo il momento ideale per ammirare quel paesaggio con occhi nuovi, concedendo attenzione anche a ciò che ci circonda, dagli amici fino alle persone bisognose. Il periodo della vita perfetto per godere di tutto ciò che essa ci dona, a contatto con l'amore o per avventurarsi negli spazi infiniti dell'anima.
L’amore è tutto da vivere nelle sue diversità. Sentirlo, assaporarlo nei suoi colori e nei suoi profumi unici e lasciarsi catturare dalle infinite sfaccettature che esso possiede.
Vi è anche un'altra stagione nella nostra vita, quella del dolore, dove le oblunghe ombre della notte scendono su di noi, portando cesti colmi di solitudine, avvolte dall'odore della fine e del cuore lacerato non rimane che un silente grido.
Le illusioni fuggono, le speranze vengono ingoiate, le lacrime si disperdono agli angoli del mondo, la nostra dignità viene calpestata dall'indifferenza, la luna si tinge di rosso sangue e il sole indossa un grigio mantello.
L'anima piange e la vita invidia la morte, il nostro sogno viene distrutto e tutto è perduto, tranne i ricordi, e uno su tutti: il ricordo di colui che causò tutto ciò, costui si chiama Amore.
Poi la clessidra del tempo coi suoi grani ha chiuso quelle ferite e ho scoperto che la vita non ha solo questi due volti.
E se dicessi che può essere anche diversa da come si è abituati a vederla o immaginarla? C’è un momento in cui non si presenta come un arido deserto o una distesa ghiacciata, ma non è neppure piena di calore e colore.
È quella terra di nessuno quando finisce un amore e il dolore è salpato per altri lidi, dove il sorriso non raggiunge gli occhi, la gioia sfiora il cuore senza lasciare traccia, non ci sono attese e speranze, i sogni divengono degli sconosciuti, come lacrime e dolore.
la vita non ha più sapore né odore senza le emozioni che regala l’amore e vivere diventa solo un'abitudine. La solitudine non fa più paura, anzi è la benvenuta.
Adesso sono un menestrello senza più storie da raccontare, percorro sentieri con piedi nudi e doloranti portando una cesta piena d’amore per chi soffre, perché solo chi ha conosciuto il vero dolore può comprende quello altrui.
Nonostante ciò, riesco ancora a vedere la bellezza intorno a me, soprattutto nei gesti, nelle parole, negli occhi di chi, come me, crede ancora nell’amore per chi ne ha bisogno. |
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