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al testo di Vincenzo Corsaro
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"Ciao" "Ciao, ma perché hai quella strana espressione in viso mentre mi saluti?" "Oh, ma quello era un sorriso." "E cos'è un sorriso?" "Il sorriso è lo specchio della serenità". "E cos'è la serenità? " "Serenità è non avere rabbia, dolore, paura, tristezza, non sentire la mancanza di nulla ed essere in pace con sé stessi nella propria solitudine. " "Allora perché, nonostante io sia solo, non riesco a sorridere, ad essere sereno, ho paura, dolore, rabbia verso me stesso, e la solitudine pesa su di me come l'universo intero e mi manca così tanto una cosa?" "E cosa ti manca? " "Mi manca lei" "Sei innamorato? " "Più di quanto io stesso possa immaginare" "L'amore non sempre è felicità e serenità come crediamo, il più delle volte è dolore, un dolore che strazia l'anima e fa venir voglia di piangere fino alla fine dei giorni. Sai? anch'io porto con me questo dolore". "Davvero? Allora perché sorridi?" "Agli altri lo nascondo dietro un sorriso, ma cuore e anima sono allagate dalle lacrime, e nonostante tutto, sperano ancora che questa vita li sorprenda, regalando loro il sorriso, le parole e l'amore che hanno atteso da vite intere. Ma sai qual è la cosa più curiosa di tutto ciò? Quell'amore che avevo aspettato da sempre e che arriva una sola volta, l'avevo trovato. Con lei avevo vissuto le stagioni più belle della mia vita, ma poi, come un sogno che svanisce all'alba, anche lei è svanita rinchiudendosi nella sua dorata solitudine ed io ho visto il mio sogno andare in frantumi, schegge sparse su cuore e anima. Un tempo conoscevo il sorriso, la serenità e l'amore... adesso non più! Ma basta danzare sulle spine del dolore, i piedi sanguinano già abbastanza nel percorrere questo desolato sentiero sul quale sono sparsi i cocci della sofferenza, e dove la solitudine è come un aguzzino che ad ogni passo conficca nel cuore e nell'anima i ricordi di lei come lame arroventate. Dammi la mano e vieni con me, povero cuore mio, non lasciare che io sia lo spettro di me stesso, con un vuoto ancora più grande, asciugherò le tue lacrime con mano tremante e ti racconterò ancora di lei, di come un tempo mi amava, di come un tempo conoscevo la serenità e tutto in me sorrideva... |
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