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Non col sangue deglinnocenti

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In un tempo lontano ci fu guerra al nord,

nella città assediata

giunse il momento della saggezza e del coraggio.

Sei vergini furono sacrificate per ingraziarsi gli dei

e questi favorirono la città.

Sei vite si piansero

e in molti dissero che era giusto

ingraziarsi gli dei,

ma non col sangue degl’innocenti.

Eppure essi vinsero.

Fu per il sacrificio?

Oppure perché avevano combattuto bene credendo di essersi ingraziati gli dei con le sei vite?

Se così è,

un buon discorso avrebbe sortito gli stessi effetti.

E se invece fossero stati gli dei

a richiedere il sacrificio per aiutare gli assediati?

Allora forse sarebbe stato meglio perdere.

Però perdendo molti più innocenti sarebbero morti:

donne stuprate e torturate, bambini uccisi nelle culle.

Dove sta la verità?

La verità è che l’atto più malvagio

che si può commettere

è spingere qualcun’altro a commetterne uno.

Un esercito invasore può dire: “Uccidete sei donne e noi risparmieremo la città”,

in verità sta dicendo tra le righe:

“Se voi non commetterete una piccola malvagità

noi ne commetteremo una molto più grande”.

La risposta da eroi è ovviamente il rifiuto,

perché il bene e il male

non possono essere trattati   come semplici numeri,

come le vergini sacrificate.

 

Questo è un sunto tratto un po' liberamente da un passo di un romanzo fantasy di David Gemmell. Il passo completo, molto interessante e che parla anche di poeti e dell’importanza delle “parole”, se volete lo trovate qui:

https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Saggio&Id=889

 Angelo Naclerio - 20/03/2023 19:02:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Belli, Vincenzo, i versi e il passo fantasy. Li ho ricordati poco fa, leggendo sul romanzo di Kim Thuy " Riva" ( Nottetempo edizioni, 2010) a pag.20: "Da piccola credevo che la pace e la guerra fossero due opposti. Eppure ho vissuto in pace mentre il Vietnam era in fiamme, e ho conosciuto la guerra solo quando il Vietnam ha deposto le armi. Credo che la guerra e la pace di fatto siano amiche e si prendano gioco di noi. Quando gli piace, quando gli fa comodo, ci trattano da nemici, senza curarsi della definizione o del ruolo che gli assegniamo. Quindi, per scegliere la direzione del nostro sguardo forse non dobbiamo fidarci dell’apparenza né dell’una né dell’altra."..
Un caro saluto

 SilviaDeAngeliss - 15/03/2023 11:22:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Sembra inevitabile, che il "senso della violenza in ogni caso" faccia parte del genere umano, e che innocenti debbano fare le spese di questa drammatica pulsione, senza fine....alla quale assistiamo imperterreti anche ai giorni nostri...
Buon mercoledì e un saluto Vincenzo

 Annalisa Scialpi - 15/03/2023 10:40:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]




Grazie Vincenzo. Questa tua poesia mi ricorda il sacrificio

di Ifigenia. In realtà ogni guerra è un sacrificio del

femminile. Per ammazzare altri esseri umani devi sacrificare

la bellezza, la natura, la verità, la vita, in nome di una

ragione patricentrica che risponde solo a logiche di controllo

e di potere. Immaginare un mondo senza assassini psicopatici

è la mia preghiera, che si unisce a questa tua. Un abbraccio e

grazie, sempre...

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