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al testo di Carla Vercelli
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Segue stormi di gabbianelle come fosse una farfalla si cela Saliga fra le acque e le selve dei masi e dei casolari ama le finestre aperte colme d'azzurro e polline dove tornare ad Essere -valore speranza creatività- Ha legami con la terra, il dono e la natura, tesse lini trasparenti che appende a raggi di Sole, essa stessa è trasparente non intaccata dal piacere del male canta danza mette in luce nutre procrea cerca origini di Paradiso -fiore bambina stella- nell'imperfezione di un antico giardino tende al cielo. Non sopporta la razionalità asettica e il consumo sfrenato, non è né l'una né l'altro è com-prensione, tiene in sè, custodisce com-passione, soffre insieme è com-pania Panica, confusa col Tutto si guarda e ti guarda dentro disposta al perdono all'aiuto all'ascolto senza ricompensa disposta altrimenti a ritornare ai suoi boschi alle sue rocce -una spiga di saggina, un filo di paglia, una piccola insenatura- È lì che si compie, armonia. |
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