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al testo di Caterina Alagna
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Di cosa dovrebbero cantare i poeti? Forse degli istanti che bruciano come tizzoni ardenti, delle lande che esplodono di verde, di amori trapuntati di stelle, o di vite dimenticate crocefisse alle fronde del cielo a ingoiare sassi e schegge di vetro. Appese a un filo di luna, nel ventre della notte, brillano più delle stelle le anime che invocano inni alla paura. Nel buio s’acchetano le ire e le ingiustizie del giorno ma nel cuore lentamente si consuma un canto eburneo, quel desiderio di vita bagnata di giusto, di diritti e lavoro dignitoso confidando in un sorso di pace a saziare le carni disidratate di anima. |
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