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al testo di Valentina Ciurleo
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Scendere in fondo al perché non arrivi mai è una formalità chiedere giusto il dovuto. Per vivere al centro non devi stare al centro. È il tempo che smuove l’impalcatura del corpo nelle fragili ore del giorno. In fondo alla correttezza rimani solo tu. Ho scelto solo bianco come il massimo. * Siamo quelli che restano nei cortili affamati di fiori. Siamo soli noi irrimediabilmente noi. * La pausa cerca anche questo mestiere di cadere forma sostanza. Ascolto questi raggi mirati al petto. Non so dove sbatta il vento del Maestrale. La siepe del giardino cerca acqua le ho detto che passerò. Ritornerò. Come un ghiaccio ancora freddo, composto dietro la nuvola. Interrompo il tempo, la mano che sfiora ha ancora da vivere. luglio 2023 @valentina ciurleo |
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