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al testo di Giovanni Rossato
Blue jay
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Blue jay è tanti posti e tempi diversi è anche qui; è il dato che mi manca la differenza nella natura delle cose e le cose la ragione l’essere; non possiedo nulla, solitario, mai solo: gioco troppo poco; me lo aspetto, vorrei, ti direi, ma il mio tempo non è una storia.
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Annalisa Scialpi
- 16/08/2023 17:33:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
Una poesia per certi versi enigmatica, che sfida a rintracciarne
il senso recondito. Che, credo, si trova nella chiusa, la quale
rappresenta la consapevolezza della fragilità delle illusioni,
compresa quella del tempo... e perciò, di un ritorno.
E tuttavia la poesia, nel suo incipit, sembra smentire proprio
quella chiusa...
Buon pomeriggio carissimo e grazie.
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Salvatore Pizzo
- 16/08/2023 02:03:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Mi ha incuriosito " Blue jai". Allora sono andato a cercarne ragione. Non so se hai tratto spunto dal titolo del film. Però leggendo i tuoi versi, ci ritrovo un approccio singolare al concetto di tempo. Approccio che, in un certo senso, si ritrova nel film: ritrovarsi casualmente ventanni dopo, a ricostruire una storia interrotta per darle un finale diverso. Pura follia si direbbe. In ogni caso, la chiusa:
"ma il mio tempo
non è una storia.
Ben si attaglia a qualcosa che non aveva da essere, se non nella rimozione del concetto di "storia". Felicissimo di tornare a leggere di te, grazie
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